In ambito clinico integro il Neo-Funzionalismo con elementi di Mindfulness e yoga, scrittura creativa e danza. Considero la creatività come promotrice di benessere e cura.
La Psicologia Funzionale si basa su una concezione di unitarietà della persona e considera tutti i processi psico-corporei dell’organismo umano. E’ un intervento altamente specifico, una terapia integrata che, intervenendo su tutti i piani del Sé, è tesa a recuperare e ricostruire quello che vengono definite le antiche “Esperienze Basilari del Sé”.
Le Esperienze Fondamentali del Sé (il potersi abbandonare all’altro, il poter stare, amare, nutrirsi, la forza calma, l’aggressività affettuosa, tenere e lasciare, e così via) sono i mattoni della vita, sono proprio quelle esperienze che, se carenti, hanno poi bisogno di essere completamente ricostruite in psicoterapia, per poter accedere a degli esiti differenti da quelli che si sono cristallizzati nella vita del paziente. E’ indispensabile cioè che, proprio in terapia, queste arcaiche esperienze siano “ripercorse”; e ripercorse su tutti i piani del Sè (dall’emotivo al posturale, dai ricordi ai movimenti, dalle fantasie al neurovegetativo, ecc.). E’ indispensabile che siano rese gratificanti e nutrienti, trasformandone gli esiti antichi e le antiche tracce laddove siano connotate negativamente, per evitare che si ripetano le stesse vicende drammatiche che i pazienti hanno già vissuto nel loro sviluppo evolutivo: indifferenza, incomprensione, distacco, ostilità, sfiducia, freddezza nei loro confronti.
Il pensiero Funzionale permette di analizzare ed intervenire su realtà molto differenti: l’individuo, il gruppo, la comunità, la famiglia, l’istituzione, e così via. Non separa cura e prevenzione, salute e malattia: oltre che di psicologia clinica e psicoterapia si occupa infatti di prevenzione ed educazione alla salute e al benessere. E’ un intervento di tipo integrato, cha agisce a vari livelli: cognitivo, emotivo, fisiologico e posturale.
Ritornando al concetto di sistemi integrati, oggi sappiamo di poter raggiungere livelli anche molto profondi agendo su punti di ingresso accessibili dall’esterno (di tipo “macro”), quali il tono muscolare di base, la muscolatura, il diaframma, la respirazione; ottenendo modificazioni anche sul “micro”, vale a dire il livello, neurovegetativo, neuronale, neuroendocrino. Solo in questo modo è possibile modificare veramente fino in fondo funzionamenti così alterati e recuperarne la pienezza e la capacità. I funzionamenti di fondo, infatti, sono costituiti da tutte le componenti sia macro che micro, in cui tutte le Funzioni sono pariteticamente importanti.
Anche l’integrazione socio-sanitaria, personalizzazione degli interventi, presa in carico bio-psico-sociale che mira al benessere individuale e comunitario, evidence-based, Welfare-mix comunitario sono il sottofondo sempre presente nel mio approccio di cura.
Ho conosciuto la metodologia del Budget di Salute e il principio della co-progettazione, co-gestione, co-produzione durante la mia esperienza di lavoro di superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Il budget di salute è la sintesi delle risorse economiche, professionali e umane necessarie per innescare un processo di espansione delle libertà sostanziali delle persone in condizioni di fragilità sul piano della salute fisica o psichica. I progetti personalizzati, sostenuti da Budget di Salute, diventano fecondi in contesti socio-economico-culturali aperti e solidali, capaci di generare alternative sulle principali aree dei funzionamenti umani (casa, lavoro, socialità, conoscenza).
“I diritti sono riservati a tutti coloro che vorranno utilizzare la seguente metodologia.” Angelo Righetti in I Budget di salute e il Welfare di Comunità.