Lunedi’ 18 ottobre 2021 il Dott. Wladimir Fezza di Scacco Matto – Servizi Per La Salute Mentale ha presentato “Puntoebasta”, Pungitopo Editore, 2017.
Il volume vuole essere un dono di condivisione di una esperienza individuale. Un messaggio di speranza, per chi ne soffre, per i famigliari. Per i professionisti può essere un grande quaderno clinico di una individualità che mostra la sua complessità al di là di una categoria diagnostica. O di due categorie. Anoressia, Bulimia. O anche più di due.
Il volume è una forma di espressione ed è un modo per aprirsi al mondo, di abitare il mondo, è il completamento di un percorso di cura. E’ un dire, non mi vergogno più, non vergognatevi. Cerchiamo aiuto, non isoliamoci nella malattia.
La Sara adulta ha riletto e ri-attraversato la lunga storia della propria malattia mentale scritta su innumerevoli quaderni, i diari che vanno dal 1993 al 2008, intrecciandola con la narrazione del presente. La Sara adulta ha ri-percorso le tappe. Del controllo, dell’iperattività maniacale, dell’isolamento, fino all’uscita allo scoperto, all’apertura alle relazioni, alla cura integrata mente e corpo.
Sono passata attraverso un lungo e profondo processo di trasformazione del controllo, sono arrivata ad un’autoregolazione nell’alimentazione che oggi è naturale e figlia di sensazioni psico-corporee.
C’è il bisogno di cercare delle risposte di cura adeguate, una presa in carico della persona che non deve essere solo delle famiglie, dei Servizi Sanitari, ma che si sviluppa dentro la Comunità, con una personalizzazione degli interventi, con diverse fasi in base alla gravità, diverse figure professionali che intervengono. La cura deve essere graduata a seconda dei bisogni, con al centro la persona. E professionisti diversi che intervengono lo fanno perché all’interno di una rete e non solo perché tutti presenti in un unico luogo. E l’intervento deve essere precoce.
Il Movimento Lilla, promosso dall’Associazione Mi nutro di vita, presieduta da Stefano Tavilla, è stato ascoltato l’8 ottobre 2021 a Roma. Si chiede che le malattie del comportamento alimentare siano finalmente inserite nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) come patologie a sé stanti e non fra le tante all’interno delle malattie psichiatriche. Si chiede che il Codice Lilla sia finalmente attuato così come pensato e non come semplice ‘raccomandazione’, bensì come obbligo (è previsto infatti che in Pronto Soccorso i medici e gli operatori siano formati per riconoscere una malattia del comportamento alimentare e possano indirizzare il paziente a un’équipe multidisciplinare).
Da un disturbo alimentare si può guarire. Anche dopo lunghi anni. Ci vogliono risorse, cuori lilla battenti e combattenti.
#movimentolilla – Dott.sa Sara Palermo
Foto mostra “RI-SCATTI. FINO A SCOMPARIRE” 15-24/10/2021 a cura di Diego Sileo – PAC MILANO